Entri in quella stanza ed entri in un mondo. Ci sono stoffe colorate, ritagli, merletti. Pizzi, bottoni, cerniere. In bella vista una macchina da cucire nuova, scelta con cura. Ci sono abiti appesi, alcuni appoggiati dove c’è posto. Foto di famiglia e di un bimbo etiope che catturano l’attenzione. Non tutto ha un posto definito. Ma tutto ha il suo senso, nella testa di Caterina. Ha iniziato a riempire quella stanza, lasciata vuota dai figli ormai grandi, piano piano, a partire da quel giorno in cui vide in televisione una testimonianza. Durante la trasmissione “Tutto il bello che c’è” una signora di Livorno raccontava timidamente il suo grandioso progetto. Caterina ascoltava attentamente. Cucire vestitini per bimbi africani. Un progetto mondiale , Little dresses for Africa Italia. Non poteva credere di poter mettere a disposizione di bimbi lontani e bisognosi la sua passione per la sartoria. Caterina confeziona abiti, come le altre sartosorelle in tutto il mondo, inviandoli poi ai volontari che partono per viaggi solidali. Sa molto bene che quell’abito ricevuto da quella bimba in Kenia, ad esempio, sarà prezioso. Oltre ad essere un regalo inaspettato, rappresenterà una tutela. Indossandolo, farà capire agli altri, e soprattutto ai malintenzionati, che non è sola e potrà ricordare a se stessa che è nei pensieri di una mamma. Caterina ha perso il conto di quanti ne ha confezionati. Tutti diversi, ma creati con la stessa cura e fantasia. Entri davvero in un altro mondo. Un mondo fatto di emozioni e di altruismo. Contagioso. Caterina è contagiosa. Proprio come un sasso lanciato nell’acqua crea cerchi che si allargano e piano piano vanno lontani, coinvolgendo sempre nuove persone. Ed è così che la stanza di Caterina si è riempita di stoffe regalate, di fili recuperati dalla merceria che ha chiuso, di camice non più usate. Il cucito è la tecnica per unire due parti con ago e filo. Unire storie , differenze , capacità . Unire arti e passioni. La passione per il cucito e quella per i viaggi solidali. Unire l’ intuito con la fantasia. La precisione con la tenacia. Unire i colori delle stoffe con il bianco dei pizzi. Unire mondi lontani e diversi. Unire pensieri. La stanza vuota come un tempo vuoto. La stanza piena come un tempo pieno. La pienezza di quel tempo dedicato, che è davvero il dono più grande.