Prima non ci credevo. Ma ora lo so. Ognuno di noi può fare la differenza. L’azione diretta e la presa di responsabilità possono incidere davvero nella realtà. Modificare gli accadimenti. Cambiare la storia. Così ho imparato a mettermi in gioco. E lavorare giorno dopo giorno. Per trasformare la parte di mondo che non mi piace.
Il mio incontro con il coordinamento fermare greenhill e vitadacani fu decisivo. Cambiò tutto. In un attimo. Da quel giorno lavoro accanto a loro. Dedico tutto il tempo che mi resta a Vitadacani e agli animali. Quando mi guardo allo specchio, la sera, sono stanca ma felice.
Ricordo quel giorno. In cui tutto è cominciato. Giuliano con la cagnolina Vegan in braccio fece il giro del mondo. Così come le sue parole su animali liberi, sulla battaglia per la libertà e contro la vivisezione. Anche esse fecero il giro del mondo. In televisione, sui giornali, nella rete, nei social forum, sul web. Ovunque, passavano il suo sorriso e gli occhi lucidi. La prima canina ad uscire libera dall’allevamento della morte Greenhill. Osservavo incredula, ascoltavo Giuliano quelle parole che erano anche mie scoprendo così che anche io potevo fare la differenza.
Giuliano e Vegan travolsero tutti. Me compresa. L’attivista del tetto, dell’occupazione di farmacologia, delle azioni, dei cortei, delle denunce, della strada portava a casa, in salvo, il primo cane. Lei aveva riempito le attese, le notti e i silenzi. Aveva abbaiato durante le proteste. Aveva affollato gli incubi e animato i sogni. Era la vittoria dei cani e della libertà. La vittoria della tenacia, della costanza, della dedizione, della strategia, dell’azione diretta.
Vegan tremava, tra le braccia di Giuliano. Palpitava e le batteva forte il cuore. Mi presentai in Vitadacani. Nei giorni seguenti, al parcocanile di Arese, Vegan fece un’ecografia. Il suo ventre pieno stava per dare alla luce la vita.
Avrei desiderato, consegnare loro il mondo intero. Scorgere intatto il punto segreto dove il cielo diventa mare. Dove l’oro bruno della sabbia incontra l’oceano. Dove finiscono e nascono tutti i nostri pensieri, desideri, sogni e paure. Portare in salvo insieme a Vegan e ai suoi cuccioli i fantasmi. I cani da laboratorio morti o uccisi a un passo dalla libertà. Scomparsi alla vita senza che nessuno vi prestasse attenzione.
Vegan partorì i suoi cuccioli di notte al sicuro. Nascevano liberi, lontano da là. per andare incontro a un destino roseo, non di morte, ma intarsiato di albe radiose e di un dolce domani. In quell’istante, magico, di libertà, era racchiuso, in tutto il suo splendore, solo il mondo, tutto intero e sterminato. In potenza. Ogni goccia di pioggia, ogni temporale, ogni filo d’erba, ogni corsa a perdifiato, ogni fiocco di neve, cristallo di ghiaccio, tutto il pianeta, nella sua bellezza, interezza e stupore si nascondevano nel ventre di Vegan sottratta al suo destino.
A volte la vita ci insegna come tutto potrebbe essere più semplice. Come dal dolore spesso nascano i bocci più teneri. Dall’orrore i germogli. E, aggrappata al burrone, la speranza. La felicità limpida è a portata di mano, nella stanza accanto, non lontano, altrove, basterebbe attraversare la porta ed entrare.
L’uscita di Vegan da Greenhill cambiò il mondo per lei ma anche per me e per migliaia di altre persone. Da quel giorno so che mondo voglio e combatto insieme a Vitadacani per ottenerlo, ora consapevole di poter fare la differenza. La differenza per gli oltre 500 individui ospiti dei nostri rifugi e per gli animali ancora schiavizzati, torturati e uccisi. Anche tu puoi fare la differenza. Dona.