Qualche anno fa ho partecipato con un paio di amici alla visita guidata al palazzo comunale di Caravaggio (BG), scoprendo opere d’arte e vicende che non conoscevo, pur abitando nella stessa Caravaggio da una ventina d’anni. Tutto ciò è potuto succedere grazie a un gruppetto di giovani volenterosi dell’associazione OpenRoad, che ha deciso, in collaborazione con l’amministrazione comunale, di valorizzare il patrimonio culturale della città attraverso varie iniziative, oltre ad organizzare altri momenti di svago.
Dopo alcuni mesi mi sono trovata anch’io a far parte di questo gruppo di giovani con voglia di fare, che mai avrei creduto potesse nascere nella mia città. Mi sembrava incredibile entrare finalmente in contatto con coetanei che si spendono per la propria comunità.
Far parte di OpenRoad significa donare tempo, competenze, pazienza, creatività, per favorire l’incontro, per divertirsi e riflettere insieme.
Significa anche donare pezzetti della propria città, storie, aneddoti, angoli nascosti, luoghi del cuore, sia ai caravaggini che ai visitatori che vengono da fuori.
A volte non vediamo i frutti dei nostri doni, ma altre volte i doni tornano indietro sotto forma di entusiasmo, partecipazione, nuove idee, nuove conoscenze.
E anche se ognuno di noi dona per motivi diversi (per realizzarsi, per imparare, per diffondere cultura, per migliorare le cose, per principio, per fede…), il fatto stesso che ciascuno ci metta del suo motiva gli altri a donare e fa sì che ogni progetto acquisti ulteriore valore.